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lunedì 11 febbraio 2013

NUOVI REATI: CYBERSTALKING


Prima di affrontare la questione del Cyberstalking, è opportuno indicare una definizione dei reati informatici, chiamati anche Computer Crimes. I reati informatici possono essere definiti come l’abuso dei moderni sistemi di tecnologia informatica o “qualunque comportamento criminoso nel quale il computer è coinvolto come mezzo o come oggetto dell’azione delittuosa”.

Si vengono così a creare una serie di situazioni estreme in cui l’utilizzo del pc, da strumento appartenente alla nostra quotidianità, diventa un mezzo pericoloso. Questo principalmente per via dell’anonimato garantito nel momento in cui un individuo decida di utilizzare un computer per svolgere un qualsiasi tipo di attività. L’anonimato, insieme alla facilità di accesso ad una rete internet ha contribuito all’insorgere e allo svilupparsi di fenomeni prima sconosciuti ma che oggi rappresentano azioni immorali.

Cyberstalking è il nome con cui si identifica lo stalking online. Il termine denota l'uso della tecnologia, in particolare di internet, per molestare una persona. Fra le caratteristiche comuni vi sono false accuse, monitoraggio, minacce, furto di identità e distruzione o manipolazione di dati. Il cyberstalking include anche lo sfruttamento di minori, a fini sessuali o di altro genere.

Le molestie possono assumere varie forme, ma il fattore caratterizzante è costituito dal fatto che sono indesiderate, ripetute, spesso ossessive e solitamente illegali. Inoltre sono premeditate e spesso meticolosamente studiate.

 I cyberstalker usano e-mail, social network, blog, siti web, messaggi istantanei, telefonate e altri dispositivi di comunicazione per compiere atti di stalking che possono assumere la forma di molestie sessuali, contatti inappropriati o semplicemente attenzione molesta nei confronti della vita e delle attività di una persona e dei suoi familiari. I cyberstalker hanno intenti diffamatori e di danneggiamento della reputazione della vittima, spesso sono intenzionati  a spaventare la loro preda. Recenti studi rilevano come gli autori di questa tipologia di reato siano caratterizzati da aspetti di “freddezza”, abbiano tratti di personalità ossessivi, manchino di empatia e siano poco rispettosi verso l’altro. Il cyberstalker corrisponde principalmente al profilo del predatore che può attendere pazientemente connesso alla rete, frequentemente partecipa a chat o forum per entrare in contatto con la potenziale vittima; può perseguitare una particolare persona e può essere in contatto diretto con essa ma può anche essere una vittima sconosciuta.

Le conseguenze psicologiche che queste forme di molestie hanno sulla vittima vengono spesso sottovalutate, poiché il primo passo per rispondere ad una minaccia è conoscere la minaccia stessa e la fonte da cui proviene per sapere DA CHI DIFENDERSI, prima che sapere con cosa difendersi. Il cyberstalking può risultare estremamente intimidatorio; può distruggere amicizie, stima, carriere,  la propria immagine  personale e la fiducia in sè. Se associato allo stalking reale può anche mettere in serio pericolo l’incolumità della persona vessata. Le vittime di violenze domestiche sono spesso vittime di cyberstalking. E’ necessario  essere consapevoli che la tecnologia può facilitare queste situazioni. I software spyware, possono essere utilizzati per controllare tutto ciò che accade sul computer o sul cellulare di qualcuno, fornendo ai cyberstalker un incredibile potere e informazioni vitali, così come le pagine personali dei social network non coperte dalle impostazioni di privacy.

COME DIFENDERSI

·         Chi possiede un profilo Facebook e/o Twitter dovrà prestare attenzione alle impostazioni privacy messe a disposizione dal gestore: avere un profilo aperto permette a chiunque di raccogliere informazioni sulla nostra vita.

·         Se possibile usare nei forum o nelle chat dei nickname. Non concedere una “confidenza virtuale” a persone che non si ha la certezza di conoscere.

·         Praticare una buona gestione delle password. E’ consigliato che siano alfanumeriche ed è bene non condividerle con nessuno e cambiarle frequentemente.

·         Nel caso in cui ci si renda conto di essere molestati virtualmente bisogna memorizzare ora, luogo e ogni forma di contatto o di messaggio che viene inviato. Se è possibile fare delle stampe al fine di creare una sorta di diario che contenga tutte le informazioni  che saranno poi utili per provare la persecuzione virtuale.

·         Utilizzare i programmi di software per la sicurezza esistenti in commercio per impedire a qualcuno di introdurre spyware nel tuo computer. Controlla l'app store dei tuoi dispositivi mobili per vedere qual è il software per la sicurezza disponibile.

·         Denunciare i fatti, non fare finta di niente credendo che il cyberstalker cesserà il suo comportamento, poichè spesso e volentieri maggiore sarà l’indifferenza nei suoi confronti maggiori saranno i metodi che userà per attirare l’attenzione con l’intento di creare un contatto.

·         Per avere maggiori informazioni è possibile consultare il sito della Polizia Postale
Dott.ssa Marta Villa

Bibliografia

Chacon Medina,  “A new face of internet: the cyberstalking”

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