Prima di affrontare la questione del Cyberstalking, è opportuno indicare una definizione dei reati
informatici, chiamati anche Computer
Crimes. I reati informatici possono essere definiti come l’abuso dei
moderni sistemi di tecnologia informatica o “qualunque comportamento criminoso
nel quale il computer è coinvolto come mezzo o come oggetto dell’azione
delittuosa”.
Si vengono così a creare una serie di situazioni estreme
in cui l’utilizzo del pc, da strumento appartenente alla nostra quotidianità,
diventa un mezzo pericoloso. Questo principalmente per via dell’anonimato
garantito nel momento in cui un individuo decida di utilizzare un computer per
svolgere un qualsiasi tipo di attività. L’anonimato, insieme alla facilità di
accesso ad una rete internet ha contribuito all’insorgere e allo svilupparsi di
fenomeni prima sconosciuti ma che oggi rappresentano azioni immorali.
Cyberstalking è il
nome con cui si identifica lo stalking
online. Il termine denota l'uso della tecnologia, in particolare di internet,
per molestare una persona. Fra le caratteristiche comuni vi sono false accuse,
monitoraggio, minacce, furto di identità e distruzione o manipolazione di dati.
Il cyberstalking include anche lo
sfruttamento di minori, a fini sessuali o di altro genere.
Le molestie possono assumere varie forme, ma il fattore
caratterizzante è costituito dal fatto che sono indesiderate, ripetute, spesso
ossessive e solitamente illegali. Inoltre sono premeditate e spesso
meticolosamente studiate.
I cyberstalker usano e-mail, social network,
blog, siti web, messaggi istantanei, telefonate e altri dispositivi di
comunicazione per compiere atti di stalking che possono assumere la forma di
molestie sessuali, contatti inappropriati o semplicemente attenzione molesta
nei confronti della vita e delle attività di una persona e dei suoi familiari.
I cyberstalker hanno intenti
diffamatori e di danneggiamento della reputazione della vittima, spesso sono
intenzionati a spaventare la loro preda.
Recenti studi rilevano come gli autori di questa tipologia di reato siano
caratterizzati da aspetti di “freddezza”, abbiano tratti di personalità
ossessivi, manchino di empatia e siano poco rispettosi verso l’altro. Il cyberstalker corrisponde principalmente
al profilo del
predatore che può attendere pazientemente connesso alla rete,
frequentemente partecipa
a chat o forum per entrare in contatto con la potenziale vittima; può perseguitare una particolare persona e
può essere in contatto diretto con essa ma può anche essere una vittima
sconosciuta.
Le conseguenze psicologiche che
queste forme di molestie hanno sulla vittima vengono spesso sottovalutate,
poiché il primo passo per rispondere ad una minaccia è conoscere la minaccia
stessa e la fonte da cui proviene per sapere DA CHI DIFENDERSI, prima che
sapere con cosa difendersi. Il cyberstalking può risultare estremamente
intimidatorio; può distruggere amicizie, stima, carriere, la propria immagine personale e la fiducia in sè. Se associato
allo stalking reale può anche mettere in serio pericolo l’incolumità della
persona vessata. Le vittime di violenze domestiche sono spesso vittime di
cyberstalking. E’ necessario essere
consapevoli che la tecnologia può facilitare queste situazioni. I software spyware, possono essere utilizzati per controllare tutto
ciò che accade sul computer o sul cellulare di qualcuno, fornendo ai cyberstalker un incredibile potere e
informazioni vitali, così come le pagine personali dei social network non
coperte dalle impostazioni di privacy.
COME DIFENDERSI
·
Chi
possiede un profilo Facebook e/o Twitter dovrà prestare attenzione alle
impostazioni privacy messe a disposizione dal gestore: avere un profilo aperto
permette a chiunque di raccogliere informazioni sulla nostra vita.
·
Se
possibile usare nei forum o nelle chat dei nickname. Non concedere una
“confidenza virtuale” a persone che non si ha la certezza di conoscere.
·
Praticare
una buona gestione delle password. E’ consigliato che siano alfanumeriche ed è
bene non condividerle con nessuno e cambiarle frequentemente.
·
Nel
caso in cui ci si renda conto di essere molestati virtualmente bisogna
memorizzare ora, luogo e ogni forma di contatto o di messaggio che viene
inviato. Se è possibile fare delle stampe al fine di creare una sorta di diario
che contenga tutte le informazioni che
saranno poi utili per provare la persecuzione virtuale.
·
Utilizzare
i programmi di software per la
sicurezza esistenti
in commercio per impedire a qualcuno di introdurre spyware nel tuo computer.
Controlla l'app store dei tuoi dispositivi mobili per vedere qual è il software
per la sicurezza disponibile.
·
Denunciare
i fatti, non fare finta di niente credendo che il cyberstalker cesserà il suo
comportamento, poichè spesso e volentieri maggiore sarà l’indifferenza nei suoi
confronti maggiori saranno i metodi che userà per attirare l’attenzione con
l’intento di creare un contatto.
·
Per
avere maggiori informazioni è possibile consultare il sito della Polizia
Postale
Dott.ssa Marta Villa
Chacon Medina, “A new face of internet: the cyberstalking”
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