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lunedì 18 febbraio 2013

L'assistente sessuale per disabili

In uscita nelle sale cinematografiche giovedì 21 febbraio troviamo "The Sessions" un film che tratta una argomento di discussione molto attuale:

Berkeley, California, anni '80. Il giornalista Mark O'Brien è costretto a vivere in un polmone d'acciaio, paralizzato dalla poliomielite. Quando il suo corpo inizia a trasmettergli desideri sessuali sempre più espliciti, l'uomo decide di ricorrere a una terapista specializzata, Cheryl Cohen Greene. Nelle sei sessioni con la donna Mark scoprirà la gioia del sesso e la scoperta del proprio corpo. Ma quando anche i sentimenti entrano in gioco, oltre alla mera questione fisica, la faccenda si complica per tutti. Ad ascoltare la confessione del protagonista c'è poi padre Brendan, prete diviso tra la propria religione e la comprensione delle effettive necessità del suo parrocchiano.
Alla base di tutto c'è il documentario Breathing Lessons: The Life and Work of Mark O'Brien di Jessica Yu, che nel 1996 si aggiudicò addirittura l'Oscar. Ben Lewin, regista anch'egli affetto da poliomielite, dopo aver scoperto la storia del giornalista poi deceduto a 49 anni, ha deciso di realizzarne un film.

assistente sessuale

Da quando, ad aprile scorso, il film è stato premiato al Sundace Film Festival, la storia vera della sexual surrogate Cheryl Cohen Greene è sulla bocca di tutti: terapeuta sessuale dal 1973, in 40 anni ha affiancato il lavoro di psicoterapeuti aiutando più di 900 uomini a superare vincoli psicologici o fisici (come nel caso di Mark, attaccato a un polmone d'acciaio, vergine a 36 anni) che impedivano loro di avere normali relazioni sessuali.
E' un tema che apre molteplici interrogativi da parte di soggetti con handicap, dalle loro famiglie e dagli studiosi.

A questo proposito è stata ideata e scritta una petizione per l'istituzionalizzazione della figura dell'assistente sessuale per persone con handicap. Ad idearla è stato Max affetto da distrofia muscolare che in un'intervista ha dichiarato:

"Un disabile non ha solo bisogno di mangiare, bere e tuttalpiù essere portato a fare una passeggiata: ci sono anche i desideri e i bisogni sessuali". L'assistenza sessuale darebbe la possibilità di vivere la propria sessualità, a chi altrimenti potrebbe non averla mai. L'assistenza sessuale è un servizio che consiste nell'avere a disposizione un team di specialisti: da psicologi o sessuologi all'assistente sessuale vero e proprio che permette al disabile di entrare in contatto con la propria sessualità. Il modo è deciso caso per caso.
Nel suo libro Figli Disabili, la famiglia di fronte all'handicap, ( Raffaello Cortina Editore, pag. 124) AnnaMaria Sorrentino parlando dei compiti della vita adulta che il soggetto disabile si trova con fatica ad affrontare parla anche della sessualità:
"...uno degli aspetti in cui si esprime l'accesso alla vita adulta è certamente la sessualità; noi nasciamo sessuati e la matrice pulsionale nasce con il corpo e subisce un processo di adattamento al contesto sociale che ne regola l'espressione per tutto il resto della vita. ... "

Importante a questo punto è introdurre il tema della pulsione cioè la spinta alla ricerca del benessere fisico in relazione ad altri membri della propria specie, associata o meno alla finalità di stringere legami di procreazione.
Se il raggiungmento di un'emancipazione dalla dipendenza primaria della famiglia d'origine, il conservare una propria individualità e la ricerca di nuovi legami d'attaccamento per alcune disabilità non potrà mai essere raggiunto, non significa che il soggetto non possa ricercare soddisfazioni sessuali genitali, ma spesso questi comportamenti rimangono a livello masturbatorio.

Educare il disabile alla sessualità è importante, per renderlo consapevole dei cambiamenti del suo corpo, delle esigenze che può sviluppare, dei suoi diritti e delle sue responsabilità.

Sul sito www.lovegiver.it  potrete trovare maggiori informazioni e racconti di esperienze legate al tema.  Noi abbiamo scelto di condividere questa frase  della Dichiarazione universale dei diritti sessuali, 1999, XV Congresso Mondiale Sessuologia, Hong Kong:
La sessualità è una parte integrante della personalità di ogni essere umano.Il suo pieno sviluppo è essenziale a livello individuale, interpersonale e sociale. ... dipende dalla soddisfazione dei bisogni umani di base, come il desiderio di contatto, l’intimità, l’espressione emozionale, il piacere, la tenerezza e l’amore. 


 Il tema può sembrare scottante e di difficile trattazione ma voi cosa ne pensate? 

dott.ssa Laura Tresoldi

3 commenti:

  1. Resto romantica.. Mi piace sperare che chiunque possa trovare l'amore.. Sia che sia portatore di disabilita' che non.. Quanti non disabili ricorrono a prestazioni a pagamento? Per me prima del diritto alla sessualità c'è il diritto all'amore!

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  2. Io credo sia interessante e molto utile come figura: ci si nasconde e non si vuole vedere, forse perchè questo tema è considerato un tabù , ma è reale ed importante!

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  3. http://invisibili.corriere.it/2013/02/24/the-sessions-a-lezione-di-sesso-per-scoprire-lamore/


    se ne parla, poco, ma si inizia.

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