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venerdì 18 ottobre 2013

La comunicazione tra Genitori e Figli non è sempre ... chiara!

 

Utilizziamo una simpatica illustrazione tratta da 

"Vainui de Castelbajac"

 (http://www.vainuidecastelbajac.com/) 

per rappresentare come può essere criptica la comunicazione tra Genitori e Figli.

Cosa ne pensate? 



Ho l'impressione che stia cercando di dirci qualcosa...




dott.ssa Laura Tresoldi


venerdì 4 ottobre 2013

UN'INDAGINE SU «RAGAZZI E SOCIALITÀ»: Avere 13 anni a Milano

Da un articolo del Corriere della Sera del 21 settembre raccogliamo i dati di una nuova ricerca sui ragazzi, PRE ADOLESCENTI in questo caso, che mostrano alcune caratteristiche preoccupanti ultimamente in "voga".

( http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_settembre_21/rubrica-genitori-figli-adolescenti-trasgressioni-vino-alcol-tredicenni-2223219823099.shtml)

Riportiamo alcune parti dell'articolo dove troviamo i dati e i commenti di esperti riguardanti la vita sociale dei ragazzi di oggi in una città come Milano. 
Si evince la tendenza sempre più spiccata e generalizzata di un numero alto di ragazzi di 13 anni ed il consumo di alcol, dell'utilizzo sfrenato e senza controllo dei social network e dei suoi pericoli (vedi il nostro articolo sui pericoli della rete) e dei comportamenti a rischio messi in atto.

                                                Per quanto riguarda il consumo di bevande alcoliche: 
"... Ragazzi con il bicchiere di vino o la lattina di birra in mano (non si sa bene quando e dove, ma è una certezza), lo smartphone sempre acceso (e il vizio di concedere l'amicizia su Facebook anche a sconosciuti) e una certa propensione alla trasgressione (fa «figo» e tanto la sfanghi sempre). Generazione 13/14 anni, l'età in cui si frequenta la terza media: li riconoscete? A raccontarli con lucidità l'indagine annuale, fresca di pubblicazione, della Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza e dell'Associazione Laboratorio Adolescenza. L'équipe degli psicologi degli enti ha seguito i ragazzini per mesi... 
... Milano, città-laboratorio di studio delle nuove tendenze: nel capoluogo lombardo i questionari sono stati 700.  ..." 
" ... Dall'indagine emerge un ultimo dato inquietante: l'abuso di alcol. In città beve vino il 48,4%, birra il 58% e bevande a basso contenuto alcolico il 52,6% (i dati nazionali sono allineati). Anche in questo caso chi lavora in questo campo non si stupisce. «L'età del primo bicchiere continua a calare: abbiamo superato i paesi anglosassoni e deteniamo oramai il primato europeo», rivela Raffaella Rossin, presidente Sia Lombardia, Società Italiana Alcologia. «È vera emergenza», dice, «da tempo sottolineiamo l'urgenza di un lavoro coordinato fra enti pubblici, privato sociale, scuola e medicina di base. Non è allarmismo. I genitori ignorano i danni irreparabili che una sola unità alcolica (significa un bicchiere) può determinare prima dei sedici anni».

Si riprende con il tema dell'utilizzo di internet e del libero accesso a qualsiasi tipo di informazione e persone sul web questa volta attraverso lo smartphone.
"... La vera novità è invece il debutto dello smartphone,non più solo oggetto cult, ma anche strumento privilegiato per entrare in rete (a Milano: dal pc di casa il 49%, da cellulare 57,1%). «Dato preoccupante», sottolinea Mariagrazia Zanaboni, presidente de L'Amico Charly, «il ragazzino connesso ovunque sfugge totalmente al già scarso controllo dei genitori. A spaventare noi educatori», aggiunge, «è anche l'uso troppo disinvolto dei social network. Il rischio, attenzione, non è solo il pedofilo, ma anche il coetaneo sconosciuto nelle cui mani metti la tua identità.  Il cyberbullismo è spietato». Inutile gridare al lupo: un ragazzino di 13 anni non può acquistare da solo un cellulare di ultima generazione. 

La voglia di trasgressione infine che caratterizza l'ETA' DI MEZZO (vedi articolo) mostra quanto questi ragazzi vogliano sentirsi più grandi e si mettano continuamente alla prova attivando comportamenti rischiosi e a volte delinquenziali.
"... Che effetto le fa il dato che a Milano il 74,7% dei teenager non paga il biglietto sui mezzi pubblici? «È sorprendente ma non ho dubbi: rispecchia in pieno il desiderio di trasgressione tipico dell'età».


Quali sono allora gli interventi possibili e da mettere in atto per invertire questa tendenza verso le bevande alcoliche? Chi deve occuparsene? Di chi è  responsabilità?

Come aiutare i ragazzi a preferire la comunicazione vis a vis con gli amici e non quella mediata dal pc o dallo smartphone, riscoprendo l'uscire insieme, l'importanza del contatto visivo e di tutte le diverse sfumature che arricchiscono questa modalità relazionale?

Come favorire in quanto genitori, insegnati, educatori, un clima di fiducia e di confronto sulle tematiche che stanno a cuore ai ragazzi per poterli accogliere e non sentirli scappare da noi?


dott.ssa Laura Tresoldi