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lunedì 8 aprile 2013

LE PSICOLOGHE DI PSICOPENSIERI ABILITATE ALL'APPLICAZIONE DELL'EMDR

Cosa significa EMDR?
Significa desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
Cos'è l'EMDR?  
L’EMDR è un approccio complesso ma ben strutturato che può essere integrato nei programmi terapeutici aumentandone l’efficacia.Considera tutti gli aspetti di una esperienza stressante o traumatica, sia quelli cognitivi ed emotivi che quelli comportamentali e neurofisiologici. A volte, quando abbiamo subito un trauma, il solo parlarne non basta, in quanto la parola considera solo il livello cognitivo tralasciando gli altri.
In che cosa consiste l'approccio EMDR?
Questa metodologia utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Si basa su un processo neurofisiologico naturale, legato all’elaborazione accelerata dell’informazione. 
Su cosa si basa l'EMDR?  
L'EMDR parte dal presupposto che il nostro cervello ha una capacità innata di elaborare le informazioni. In situazioni particolarmente difficili, però, capita che le informazioni non vengono elaborate totalmente, e quindi si crea un trauma. Un trauma porta a rivivere continuamente e in modo intrusivo l'evento spaventante anche quando questo non è più realmente vissuto. 
Molti pazienti si chiedono come è possibile che nonostante non si sia più in quella situazione pericolosa, si continuano a sentire delle sensazioni spiacevoli così forti. Questo accade perchè il "problema" non sta più nell'evento, ma nel RICORDO DELL'EVENTO. 
Tale ricordo crea stress e difficoltà estrema per la persona, proprio perchè l'evento è rimasto memorizzato in un modo non funzionale.
Come vede la patologia l'EMDR?
L’EMDR vede la patologia come informazione immagazzinata in modo non funzionale e si basa sull’ipotesi che c’è una componente fisiologica in ogni disturbo o disagio psicologico.  Quando avviene un evento ”traumatico” viene disturbato l’equilibrio eccitatorio/inibitorio  necessario per l’elaborazione dell’informazione. Si può affermare che questo provochi il ”congelamento” dell’informazione nella sua forma ansiogena originale, nello stesso modo in cui è stato vissuto. Questa informazione ”congelata” e racchiusa nelle reti neurali non può essere elaborata e quindi continua a provocare patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici. 
Cosa si ottiene attraverso questo approccio?
L’EMDR è usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici attuali del paziente. Queste esperienze traumatiche possono consistere in: 
  • Piccoli-grandi traumi subiti nell'età dello sviluppo
  • Eventi stressanti nell'ambito delle esperienza comuni come lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti
  • Eventi stressanti al di fuori dell'esperienza umana consueta quali disastri naturali (terremoti, inondazioni) o disastri provocati dall'uomo (incidenti gravi, torture, violenze)
  
Sitografia: http://www.emdritalia.it/
 

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