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venerdì 27 aprile 2012

Quando nasce una coppia?

Abelardo ed Eloisa: da coppia a non più coppia

La storia di Abelardo ed Eloisa ha inizio nel 1116 nella capitale francese. Eloisa non ha ancora 17 anni quando suo zio Fulberto decide di mandarla a studiare da uno dei più famosi maestri di Parigi, Abelardo. Egli si innamora della sua allieva:"aveva tutto ciò che seduce gli amanti". Ben presto la donna si arrende alla passione e le lezioni diventano un pretesto per vivere il loro amore:"lo studio delle lettere ci offriva quegli angoli segreti che la passione predilige...erano più numerosi i baci che le frasi...". Eloisa rimane incinta e Abelardo decide di portarla via con sè. Il figlio si chiamerà Astrolabio, rapitore delle stelle. Tornati a Parigi si sposano in gran segreto ma presto la famiglia della donna divulga la notizia. Per evitare lo scandalo Eloisa si reca nel monastero dell'Argenteuil. I parenti, pensando che Abelardo abbia costretto la moglie a farsi monaca per liberarsi di lei, lo castrano; da allora le strade si separano e i due amanti non si vedranno mai più. Del forte amore che li legava rimane solo un fitto scambio epistolario.

I resti dei due amanti riposano nel cimitero di Père-Lachaise a Parigi; una romantica leggenda riferisce che le braccia del cadavere di Abelardo si aprissero nel momento della deposizione della moglie.
Questa storia d'amore mostra come la mancanza di vicinanza fisica, di contatto, di incontro di corpi abbia portato i due innamorati a non essere più una coppia. Lo erano quando la passione e la dedizione reciproca li faceva incontrare fisicamente.

Come sostiene Ghezzi (2011) la vicinanza fisica è dunque uno dei tre requisiti minimi per definire due soggetti una coppia. E' necessario che ci siano forme di comunicazione attraverso il corpo e il contatto tra i corpi; non si parla di sessualità ma di semplice vicinanza fisica, gioco di sgardi, carezze, sussurri, anche schiaffi. Per molti c'è bisogno di un contatto frequente e prolungato, ad altri bastano contatto rapiti, alcuni vivono insieme, altri si incontrano di rado. L'importante è che il corpo sia coinvolto.
Un altro è il progetto comune: è il pensarsi insieme nel futuro, configurando sè nella coppia, è prevedere un domani comune, è qualcosa in cui si crede fortemente e per cui vale la pena vivere. Per dare consistenza alla coppia non deve essere necessariamente sensato, logico e coerente; basta che ci sia.
Infine c'è il legame, forse l'aspetto più significativo per l'esistenza di una coppia. "Legame è sentirsi tanto connesso all'altro da non sapersi vedere senza di lui, da non sopportare l'idea che l'altro possa allontanarsi da noi, dal sentirsi morire per la sua duratura assenza, dal volere quindi l'altro accanto a sè comunque". A questi tre requisiti si aggiunge il convincimento e il vissuto di essere in relazione di coppia.

Per concludere, tornando alla storia romantica di Abelardo ed Eloisa, sembra proprio che il loro destino fosse quello di essere una coppia, tanto che, separati in vita, si sono riuniti nella morte, e questa volta per sempre.

Dott.Marianna Ge


Bibliografia:
Ghezzi, D. (2011) La coppia: alcune linee riguardanti sussistenza, salute, crisi, avvio alla cura.

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