Psicopensieri
augura a tutti i suoi lettori una dolce Pasqua…
"Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso…lavorare insieme un successo." (Henry Ford)
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sabato 30 marzo 2013
lunedì 25 marzo 2013
MODI DI AMARE E RELAZIONI INFELICI
MODI DI AMARE E RELAZIONI INFELICI
A seguito degli articoli pubblicati su Psicopensieri sui diversi modi di amare ora vorrei parlare a voi e con voi di come si sceglie un partner.
Una fondamentale premessa: ci sono molti modi di amare e molte le modalità di esprimere il proprio attaccamento. Secondo alcune recenti ricerche, il 75% degli uomini e delle donne tende a trovarsi in legami, o a costruire relazioni, simili a quelle in cui è stato coinvolto da piccolo con la propria madre. Le previsioni di ciò che accede e ci si aspetta dalla relazione con la propria figura di attaccamento saranno poi da adulti generalizzate al partner (modelli operativi interni).
Se un adulto ha ricevuto da bambino un accudimento appropriato, in cui sentiva la propria madre rispondere alle sue esigenze affettive, non dovrà continuamente controllare la disponibilità della partner ad amarlo, si sentirà accettato e sicuro di poter essere amato. Questo uomo o donna in situazioni di difficoltà sentirà di poter chiedere aiuto ed esprimere ciò che prova alla persona amata, che penserà potrà essergli vicino.
Nelle relazioni di persone la cui la madre non era sintonizzata sui propri bisogni, invece, tutto è più complicato, si strutturano spesso in modo da assicurare continua infelicità. Allora perchè si perpetuano relazioni faticose e dolorose?
- Scegliamo partner che mantengano una certa costanza con ciò che siamo abituati a ricevere, i partner con attaccamenti disfunzionali confermano ciò che si conosce e per questo le relazioni infelici sono difficili da rompere.
- Anche quando persone con attaccamento sereno non riescono a rompere legami con partner insicuri, accade perchè quando si vive un legame infelice, è probabile che si entri in conflitto: ci si sente soli, rifiutati, in pericolo, questo fa riprovare il bisogno di accudimento provato con la propria madre, per sentirsi al sicuro. Questo meccanismo ci porta a tornare proprio dal partner per cercare conforto!
QUANDO SI ROMPE UN LEGAME...
- le persone evitanti troveranno una conferma della loro difficoltà di entrare in relazione e sentiranno meno ansia di altri alla rottura. Spesso queste persone potranno essere quasi “sollevati” e punteranno sul altre relazioni, sulle novità.
- Le persone ambivalenti rimarranno sconvolte e molto sofferenti a causa della fine di una relazione, spesso iniziano a disinvestire nella storia d'amore perchè non si sentono amati come il primo giorno e cercheranno di trovare sempre l'emotività della fase dell'innamoramento.
La consapevolezza del perchè si sia tanto infelici in una relazione, la conoscenza dei meccanismi che hanno portato ad una scelta e i motivi per cui sia difficile interromperla, possono essere d'aiuto nel recuperare un modo di amare felice e non doloroso.
Pensiamo allora di affrontare il problema con una terapia di coppia, o una terapia individuale.
Pensiamo allora di affrontare il problema con una terapia di coppia, o una terapia individuale.
Dott.ssa Arianna Borchia
mercoledì 20 marzo 2013
Per i FIGLI conta solo l'affetto


Figli naturali o legittimi?
Che
differenza c'è tra queste due fotografie di bambini? Uno è nato
fuori da un vincolo matrimoniale, l'altro dentro il matrimonio dei
suoi genitori, è chiaro no?
Un figlio è un figlio a prescindere
dalla relazione che lega i due genitori che l'hanno desiderato,
voluto e cercato. Nascono nello stesso modo, crescono nello stesso modo, hanno uguali bisogni di accudimento e vicinanza.
Ma "figlio
naturale" un tempo significava figlio di serie B, meno diritti,
meno riconsocimenti, un trattamento diverso... per la legge, ma non
per la famiglia.
Conta solo l’affetto ed ora anche una legge lo sostiene.
Con l'entrata in vigore dal1 gennaio 2013 della legge n. 219, in materia di parificazione tra figli naturali e figli legittimi, approvata il 10.12.2012, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17/12/2012, si è cercato di raggiugnere l'obiettivo di eliminare, anche nel nostro Paese, ogni discriminazione e disparità di trattamento tra i figli nati all'interno del matrimonio e quelli venuti alla luce all’esterno di tale vincolo. Tutti saranno semplicemente FIGLI, senza più alcuna distinzionePrima di parlare di acluni cambiamenti importanti apportati dalla legge ritengo importante partire ricordando quelli che sono i diritti e i doveri del figlio:
«Art. 315-bis. – (Diritti e doveri del figlio). –
Il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni.
Il figlio ha diritto di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti.
Il figlio minore che abbia compiuto gli anni dodici, e anche di età inferiore ove capace di discernimento, ha diritto di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano.
Il figlio deve rispettare i genitori e deve contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa».
Un
nuovo diritto di tutti i figli riguarda i vincoli di parentela: da
oggi saranno considerati parenti non solo i genitori in quanto la
nuova legge stabilisce che
"la
parentela è il vincolo tra persone che discendono da uno stesso
stipite, sia nel caso la filiazione sia avvenuta all'interno del
matrimonio, sia nel caso sia avvenuta al di fuori di esso, sia nel
caso in cui il figlio è adottivo".
Ora
quindi anche sotto il profilo giuridico-formale tutti i nonni, zii,
cugini hanno un vincolo di parentela con il bambino e non solo a
livello affettivo com'è stato fino ad oggi.
La
nuova legge ha ripercussioni anche nell'area giuridica infatti a
seguito della riforma sono state modificate le competenze tra
Tribunale dei Minori e Tribunale Ordinario
(art. 38) .
Al
Tribunale Ordinario competono l'affidamento dei figli, il
mantenimento e i provvedimenti di limitazione o decadenza della
potestà all'interno di procedimenti di separazione o divorzio dei
genitori; ed le sentenze relative all' accertamento e al
disconoscimento del minore. Infine a livello ereditario cambieranno
molte cose ora che tutti i figli vengono riconsociuti come parte
della famiglia.
Il
Tribunale dei Minori si occuperà dei procedimenti di potestà,
decadenza o reintegrazione della stessa, per quanto riguarda le
situazioni di condotte pregiudizievoli dei genitori ed nei casi di
minori in adozione.
Una
domanda che mi pongo come operatrice in contesto di Tutela Minori
sempre a stretto contatto con i Tribunali, riguarda la preoccupazione
per le reali possibilità e competenze del TO in materia minorile,
più specifica e propria del TM, di ricevere e trattare un carico di
situazioni imponente riguardanti il benessere di tanti minori quando
già impegnato ed oberato di lavoro.
Dott.
ssa Laura Tresoldi
martedì 19 marzo 2013
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PSICOPENSIERI
giovedì 14 marzo 2013
UN CUORE CONGELATO: EVITAMENTO E RELAZIONI AFFETTIVE
Congelare le emozioni e far prevalere la razionalità di un
pensiero che dice di poter farcela da soli e di non aver bisogno di nessuno,
negando i propri bisogni di conforto e accudimento.
Per sopravvivere una strategia: mantenere le distanze e
celare a se stessi e agli altri l’ansia, la rabbia e lo sconforto.
Ma da dove nasce questa necessità di stabilire rapporti poco
intimi, garanzia per un’autonomia
personale, basati prevalentemente sull’enfatizzare la componente amicale e il lucido calcolo
razionale? Perché non si può correre il rischio di essere rifiutati?
L’origine va rintracciata in un’infanzia in cui si sono sperimentate delle relazioni
con le figure di accudimento in cui le manifestazioni di affetto sono state
banalizzate e ridicolizzate, trasmettendo una sensazione di non valere come le
altre persone. Questo contribuisce a creare uno stile di attaccamento evitante.
Una madre che minimizza le esigenze del figlio (“Sei grande, non devi
piangere!”) o che si mostra irritata dalle manifestazioni di debolezza del
bambino, gli da l’idea di esser pronta da un momento all’altro a recidere la
relazione e negare il suo affetto. Madre fredda e rifiutante , convinta di fare
il bene del proprio figlio, di prepararlo ad una vita impervia, molto spesso
proprio come lei è stata allevata.
Il bambino impara presto a conformarsi alle richieste di
questa madre per non perderla: lei agisce nel suo bene perché lo vuole
indipendente e autonomo, mentre lui si sente cattivo perché prova disperazione
e sofferenza.
Ed è così che, da grande, questo bambino potrà trovare
ridicole le manifestazioni di affetto da parte di altri che lo fanno sentire
solo imbarazzato e inadeguato, ma non farà trapelare nulla di tutto ciò. Da
grande sarà sospettoso delle ragioni degli altri, spesso non degni di fiducia o
ridicolmente dipendenti. Di fronte alla rottura di una relazione mostrerà
indifferenza o solo un poco di dispiacere, mai disperazione o dolore. Non
cercherà di opporsi a questa cosa, perché l’amore romantico non esiste nella
realtà, è raro che un amore duri una vita intera ed è quasi impossibile trovare
qualcuno di cui innamorarsi profondamente, non c’è bisogno dell’amore per
essere felici; darà cosi un maggiore peso a obiettivi quali il lavoro, la
carriera o il successo. Non tornerà sui suoi passi dopo la fine di una
relazione, perché per lui quella sarebbe una “minestra riscaldata”.In una relazione non darà segni di gelosia, sarebbe un segno di debolezza. La tendenza è quella di cercare relazioni che lo scaldino poco, magari intensamente sessuali ma poco affettive. Quando ha la sensazione che il legame diventi troppo intimo si sentirà in gabbia e avrà bisogno di romperlo e cambiare ripartendo da zero. Alla volte è un traditore, quel comportamento sarà funzionale a mettere una distanza in un rapporto che l’"evitante" sente diventare troppo serio e dal quale non vuole dipendere. Non vuole essere vicino, ma nemmeno lontano. Quando ha una sofferenza preferisce stare da solo, perché è così che faceva quando era piccolo. E’ spesso irritato da una persona che tende a stagli vicino a tutti i costi e in tutte le maniere.
Ogni individuo è portatore di uno tipo di attaccamento, la
consapevolezza di “funzionare” in determinato modo è il primo passo per
costruire una vita relazionale felice.
venerdì 8 marzo 2013
DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA'- ADHD-
Un convegno per condividere percorsi diagnostici e terapeutici in Lombardia
28-29 maggio 2013
Milano- Istituto Mario Negri-
Per iscrizioni entro 15 maggio ADHD.marionegri.it
Il disturbo ADHD è una delle più frequenti sindromi neuropsichiatriche infantili, la complessità della diagnosi necessita l'uso di strumenti appropriati, così come la terapia. Per meglio comprendere quali siano i determinanti significativi che caratterizzano i percorsi assistenziali per i pazienti con ADHD e per le loro famiglie, e contemporaneamente agire per migliorarne l’appropriatezza, a partire dal 2010 con il contributo della Regione Lombardia è stato attivato uno specifico progetto di NPIA per la creazione di una rete di 18 Centri di Riferimento per l’ADHD con la finalità principale di definire e condividere pratiche basate sull’evidenza. Le attività previste sono state:
- Analisi di percorsi esistenti in Lombardia per l'ADHD
- Formazione ed informazione
- Definizione di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi
Mondino, PV; Antonella Costantino, Anna Didoni, Claudio Bissoli UONPIA, IRCCS “Ca’ Granda” Osp. Maggiore Policlinico MI UONPIA IRCCS “Ca’Granda” Ospedale Maggiore Policlinico, MI; Maurizio Bonati e Laura RealeIRCCS Ist. “Mario Negri” di Milano; Erika Buzzi Scuola di Specialità, Univ. degli Studi di
Mi; Mauro Camuffo UONPIA, A.USL 9 di Grosseto; Daniela Candeloro Scuola di
Specialità Univ. Degli Studi di Pavia;Tristana Castrignanò Scuola di Specialità, Univ. degli Studi di Varese; Antonio Clavenna IRCCS Ist. “Mario Negri” di Milano; Stefano Conte NPI, A.O. Ospedali Riuniti di Bg; ;
Gianluca Daffi, Paola Effedri ed Elena Filippini, Alessandra Tiberti, Antonio Vita A.O. Spedali Civili Presidio Ospedaliero dei Bambini di Bs; Maria Teresa Foà Scuola Primaria “Vinci” di Vimercate; Emiddio Fornaro UONPIA, A.O. Ospedale Niguarda “Ca’Granda” di Mi; Andrea Gardini Direttore Sanitario, A.O.Universitaria di Ferrara Stefano Guerini Scuola di Specialità, Univ. degli Studi di Bs; Gian Marco Mazzocchi Psicologia dello
Sviluppo, Univ. degli Studi di Mi-Bicocca; Silvia Merati e Gaia OldaniUONPIA, A.O. Fatebenefratelli e Oftalmico di Mi; Corrado MeravigliaUONPIA, A.O. Valtellina Valchiavenna di So; Paolo Moderato Ist. Comunicazione Comportamento e Consumi, IULM di Mi; Massimo Molteni IRCCS, Ist. Scientifico Eugenia Medea di Bosisio Parini; Luciano Montaldi UONPIA, A.O. “G. Salvini” di Garbagnate Milanese; Paola Morosini UONPIA, A.O. della Provincia di Lodi;Francesco Rinaldi UONPIA, ASL Vallecamonica-Sebino; Ippolita Roncoron Pediatra di Famiglia, ASLdi Pv; Monica Saccani UONPIA, A.
O. San Paolo, Univ. degli Studi di Mi; Roberto Segala UONPIA, A.O. “Carlo Poma” di Mantova; Cristiano Termine UONPIA, Osp. di Circolo, Fondazione “Macchi” di Va; Davide Villani NPI, A.O. Provincia di Lc; Gian Vincenzo Zuccotti Clin.Pediatrica, A.O.Ospedale Luigi Sacco (MI).
dott.ssa Arianna Borchia
lunedì 4 marzo 2013
"Le donne non si toccano...nemmeno con un fiore"
In onore della festa della donna Casa Silene, in collaborazione con il Cas Inzago, presenta un'iniziativa che invita a riflettere sul tema delicato della violenza sulle donne.
Casa Silene è una struttura d'accoglienza per mamme e bambini che vivono in una situazione di fragilità. L'obiettivo di questa comunità è quello di creare le condizioni più idonee affinchè le madri possano recuperare la fiducia in loro stesse e la tranquillità necessaria ad un pieno recupero della relazione con il proprio figlio.
Con questa iniziativa si vuole sostenere tutte quelle Donne che riescono a scommettere su loro stesse e affrontare situazioni pericolose della loro vita per tutelare anche i loro figli.
I dati annuali dell'Osservatorio del Telefono Rosa, presentati oggi a Roma, confermano che il tragico volto della violenza sulle donne non è cambiato, anzi purtroppo è aumentato.
Preoccupa molto che la maggior parte delle donne che si sono rivolte a Telefono Rosa nel 2012 hanno dichiarato che circa l'80% dei loro figli ha assistito alla violenza. Si parla in questi casi di "violenza assistita", ossia quella forma di maltrattamento psicologico che si manifesta ogni volta in cui il bambino è esposto a forme di violenza fisica, verbale, psicologica esercitata sulle figure che costituiscono per lui un punto di riferimento o su persone a lui legate affettivamente.
Non c'è settimana migliore per fermarci a riflettere su questo...e "festeggiare" tutte le Donne che hanno avuto il coraggio di dare una svolta alla loro vita...sperando che il loro numero possa aumentare sempre di più.
Dott.ssa Laura Prada
domenica 3 marzo 2013
TEMPORANEAMENTE TUA Un progetto di Greta Zamparini
Mercoledì 6 marzo 2013
TEATRO NUOVO MAGENTA(MI)
Ore 21.00
TEATRO NUOVO MAGENTA(MI)
Ore 21.00
TEMPORANEAMENTE TUA
Un progetto di e con Greta Zamparini
Regia di Greta Zamparini e Federica Bognetti
Una produzione dell’Associazione Culturale PianoinBilico
Temporaneamente Tua è un viaggio nella sessualità e in particolare nel mondo della prostituzione. Perché si vende il proprio corpo, oggi? Per povertà, per costrizione? A volte per scelta? E se è per scelta, quali sono le spinte che la muovono? Forse il bisogno di sapere in numeri ‘quanto si vale’? O perché il sapersi desiderate dà una sensazione di potere? E quanto la nostra società influisce nel farci vivere il corpo come uno strumento da sfruttare piuttosto che come parte integrante del nostro essere? Siamo proprio sicuri che il prostituirsi sia qualcosa di così lontano da noi? Partendo da due bellissimi testi di Concita De Gregorio, passando per una escort americana che fornisce le sue testimonianze attraverso un blog, e tramite contatti reali con donne vittime della tratta, uno spettacolo per riflettere sul corpo, sull’anima, sul sesso e sui rapporti.
“Io faccio la puttana, non sono una puttana”
Lo spettacolo è inserito all’interno del progetto Dietro la maschera – Percorsi teatrali di sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne realizzato dall’Associazione LULE Onlus grazie al contributo di Fondazione Ticino Olona
INFO
Quanto costa il biglietto per lo spettacolo Temporaneamente Tua?
Il costo del biglietto d’ingresso è di 10 euro
Come posso prenotare i biglietti?
Inviate una mail a comunicazione@luleonlus.it indicando il numero di biglietti che volete acquistare. Vi risponderemo indicandovi le modalità di pagamento e successivamente, il numero e fila dei posti riservati per voi.
Indagine conoscitiva Condizione Infanzia e adolescenza: VIOLENZA TRA ADOLESCENTI
Il secondo video dell'indagine sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza del 2012.
Semplice ma esplicativa la spiegazione del "nuovo" fenomeno della violenza tra adolescenti all'interno della coppia:
la DATING VIOLENCE. Urla, minacce, insulti e ricatti.
Ecco come vivono le relazioni il 29% degli intervistati.
Proviamo a domandarci perchè per i ragazzi stia diventando così difficile VEDERE l'altro, RISPETTARLO.
Sono i media? la tv? i videogiochi? la violenza che si vede al telegiornale? per strada?
E' il nostro esempio di adulti, genitori, educatori?
dott.ssa Laura Tresoldi
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